Le supply chain mondiali, compresa quella della tua azienda, hanno un problema: non sono mai state concepite tenendo presente la sostenibilità.
Al contrario, le supply chain manifatturiere si sono tradizionalmente concentrate sui margini, ovvero sulla scelta dei fornitori in grado di spedire i componenti nel modo più rapido ed economico possibile. Tuttavia, anche se decenni di globalizzazione e delocalizzazione hanno risolto alcuni problemi, hanno introdotto nuovi livelli di rischio e reso più difficile per i produttori avere visibilità nelle proprie supply chain.
Attualmente le priorità aziendali stanno cambiando:
- Le autorità di regolamentazione stanno introducendo obblighi di rendicontazione della sostenibilità
- Il pubblico vuole garanzie che i prodotti non siano realizzati tramite il lavoro forzato o con sostanze chimiche pericolose
- I clienti necessitano di prove che i prodotti siano conformi
E per tutti questi motivi, la tua azienda deve seguire una gestione della sostenibilità della supply chain (SCSM – Supply Chain Sustainability Management).
Questo articolo ti aiuterà a capire cos’è la SCSM e ti mostrerà come muovere i primi passi. Ecco i temi principali:
- Cos’è la gestione della sostenibilità della supply chain?
- Perché la tua azienda ne ha bisogno? E perché ora?
- Un piano per la sostenibilità della supply chain
- Come Assent supporta il percorso per la SCSM
- Storie di clienti reali sulla SCSM in azione
Cos’è la gestione della sostenibilità della supply chain?
Un approccio proattivo utilizzato per raggiungere una sostenibilità duratura e ridurre i rischi nella supply chain. Offre alle aziende manifatturiere come la tua un metodo scalabile per raggiungere gli obiettivi di approvvigionamento responsabile e sfrutta le informazioni ricavate dai dati per soddisfare gli obblighi di conformità dei prodotti e sostenibilità.
Si tratta di un concetto complesso. Analizziamolo in dettaglio:
- Proattivo: Un approccio di gestione proattivo si concentra sulla disponibilità di dati e di processi per anticipare gli obblighi e prepararsi per gli obiettivi futuri. Ciò significa adottare le migliori pratiche in materia di trasparenza e comunicazione con i fornitori, anziché concentrarsi su un report o un punto dati specifico.
- Sostenibilità duratura: La sostenibilità è un percorso di miglioramento continuo. Un programma di gestione della sostenibilità della supply chain differisce da un audit una tantum, ad esempio, perché stabilisce processi per la revisione continua delle prestazioni dei fornitori e azioni correttive.
- Aziende manifatturiere: Le aziende che realizzano prodotti con più di un componente e che tipicamente hanno supply chain a due o più livelli. I fornitori sono fondamentali per la SCSM, poiché la stragrande maggioranza degli impatti e dei rischi della produzione sono ricollegabili alla supply chain.
- Scalabile: Per definirsi proattivo, un programma deve essere scalabile e flessibile. I processi possono crescere e adattarsi quando gli obblighi normativi si espandono o si fissano nuovi obiettivi di sostenibilità.
- Informazioni sui dati: C’è una grande differenza tra il semplice spuntare caselle in un report normativo e ottenere informazioni aziendali utili per migliorare le operazioni. La gestione della sostenibilità della supply chain dà priorità alla qualità dei dati e aiuta a comprendere il vero significato di tali dati.
- Conformità dei prodotti e sostenibilità: La gestione della sostenibilità della supply chain elimina i compartimenti stagni tra conformità dei prodotti, conformità commerciale e obblighi ambientali, sociali e di governance (ESG). Dopotutto, queste due macrocategorie si basano sui dati della supply chain. Inoltre, da un punto di vista normativo, entrambe stanno convergendo (spiegheremo questo concetto più dettagliatamente in seguito).
Perché la tua azienda ha bisogno della SCSM? E perché ora?
Qualsiasi azienda con obblighi normativi o clienti ha bisogno di seguire la SCSM. E questo significa che ogni produttore (inclusa la tua azienda) deve prenderla in considerazione.
La gestione della sostenibilità della supply chain protegge la tua azienda da costi evitabili e prevenibili, come sanzioni per la mancata conformità, interruzioni della supply chain e perdita di clienti a causa di problemi di sostenibilità. Offre inoltre visibilità su ciò che riguarda le parti e i processi della catena del valore, così sarà possibile anticipare proattivamente gli obblighi futuri. Questo aspetto sta diventando sempre più importante, dal momento che alcune ricerche suggeriscono che fino al 90 % dell’impatto ambientale è riconducibile alla catena del valore.
La tua azienda deve implementare la SCSM perché gli obblighi stanno diventando più severi, le aspettative dei clienti sui dati sulla sostenibilità sono più elevate e il mercato sta diventando più competitivo. Gli obblighi aziendali per la conformità dei prodotti e la sostenibilità dei prodotti stanno convergendo e la SCSM è fondamentale per mantenere l’operatività e la funzionalità delle linee di produzione.
Hai bisogno di prove? Le seguenti rappresentano solo la punta dell’iceberg:
- Una ricerca di PwC indica che il 76 % dei consumatori “interromperebbe i rapporti con le aziende che trattano male i dipendenti, le comunità e l’ambiente”.
- Trentaquattro stati americani hanno già introdotto 292 politiche per proteggere il pubblico dalle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), e si prevede che tale numero aumenterà il prossimo anno.
- Le nuove normative sulla sostenibilità, come la direttiva di reporting sulla sostenibilità aziendale (CSRD), richiedono dati sulla sostenibilità della supply chain più completi che mai.
- Secondo una ricerca di BlackRock, si prevede che gli investitori istituzionali, con un patrimonio pari a 25.000 miliardi di USD, raddoppieranno gli asset sostenibili in gestione.
- Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare (CEAP) dell’UE ha introdotto obblighi di sostenibilità dei prodotti nell’ambito del Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile per Prodotti Sostenibili (ESPR)
Inoltre, un singolo problema in termini di sostenibilità, come scoprire che uno dei fornitori di livello profondo ricorre al lavoro forzato, può far crollare del 30–50 % i profitti annuali. Questa statistica può sembrare estrema, ma basta guardare all’impatto dell’ Uyghur Forced Labor Prevention Act (UFLPA) negli Stati Uniti. Da quando è entrato in vigore nel 2022, a 4.524 spedizioni, per un valore di oltre 0,8 miliardi di dollari, è stato negato l’ingresso negli Stati Uniti.
Come amministra la concorrenza la gestione della sostenibilità della supply chain?
Non tutte le aziende dispongono di un programma di SCSM. Abbiamo collaborato con IndustryWeek per intervistare oltre 150 produttori e la stragrande maggioranza di essi ha un basso livello di maturità. Ecco alcuni risultati chiave:
- Il 76 % è ancora nella fase di pianificazione o di fondazione della maturità della sostenibilità della supply chain
- Quasi il 10 % non ha ancora adottato alcuna pratica di sostenibilità
- Meno di un terzo ha molta fiducia nell’accuratezza dei dati della propria supply chain
- Solo il 25 % è altamente fiducioso che i propri partner e fornitori possano supportare gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda
Una di queste affermazioni si adatta anche alla tua azienda? In tal caso, devi iniziare a dare priorità alla SCSM, perché rappresenta un’enorme opportunità per superare la concorrenza. Se oltre tre quarti del mercato sta ancora muovendo i primi passi, immagina quanto vantaggio potresti guadagnare facendo uno o due grandi passi nel programma di SCSM. Sarà come rubare le caramelle a un bambino, solo che la caramella rappresenta la quota di mercato e non dovrai sentirti in colpa per il vantaggio guadagnato.
Cosa comprende un programma di SCSM? E che ruolo ricopre Assent?
Cominciamo dalle brutte notizie: non esiste un programma preconfezionato che porterà il programma di sostenibilità della supply chain della tua azienda da zero a cento dall’oggi al domani. Ma Assent può fornirti un modello di ciò che serve per un programma di successo.
La nostra metodologia per la SCSM si basa su oltre 200 anni combinati di competenza normativa e esperienza diretta sul campo nella gestione di programmi di conformità. Abbiamo assorbito tutte queste conoscenze e sviluppato una piattaforma completa che automatizza ogni fase del processo di SCSM.
Ecco il nostro schema per la SCSM:
Valutare le priorità e le parti interessate
Il primo passo è determinare quali risultati specifici si desiderano ottenere dal programma di SCSM. Il punto di partenza più semplice è rappresentato dai regolamenti in ambito di applicazione per la tua azienda. In questo modo sarà possibile sapere quali report è necessario generare e quali tipi di dati raccogliere dai fornitori.
Successivamente, comunica con gli altri reparti e chiedi come utilizzano i dati dei prodotti o della supply chain. In genere rientrano in questa categoria di dipendenti ruoli quali ingegneri, progettisti di prodotti, controllo qualità, sostenibilità e approvvigionamento. Non dimenticare di consultare dirigenti come il capo dell’ufficio legale, il responsabile dei sistemi informatici o il responsabile dei rischi. Questi gruppi avranno obiettivi paralleli ai tuoi e possono aiutarti a comprendere gli obiettivi aziendali tattici a lungo termine.
Il team di esperti di Assent elimina le incertezze dal processo di definizione dell’ambito e di implementazione. I nostri esperti hanno progettato e guidato programmi in aziende manifatturiere globali e sono a tua disposizione per aiutarti a comprendere gli obblighi in modo da poter adottare le soluzioni più calzanti alle necessità della tua azienda.
Monitoraggio normativo proattivo
Un approccio proattivo alla conformità normativa è ciò che distingue un buon programma di SCSM dalla conformità minima e con caselle di spunta.
Monitorando i prossimi cambiamenti normativi, incluso se sono state aggiunte sostanze alle normative esistenti, resterai informato sui nuovi dati da raccogliere dai fornitori e avrai abbastanza margine di manovra per ottenerli da loro in tempo.
Il monitoraggio proattivo si applica anche all’ascolto dei segnali di mercato sui rischi potenziali. Ad esempio, la decisione di 3M di interrompere la produzione di PFAS nel 2025 è motivata da preoccupazioni di responsabilità legale piuttosto che da normative governative, ma questo cambiamento potrebbe avere un impatto enorme sulla supply chain della tua azienda.
Per saperne di più sull’aumento delle responsabilità legate alle sostanze PFAS, compresi i cinque passi per ridurre il rischio, puoi scaricare la nostra Panoramica sulla responsabilità legata alle PFAS.
Assent garantisce che il programma della tua azienda sia al passo con gli ultimi obblighi normativi. Poiché teniamo sotto controllo le normative globali per migliaia di utenti, possiamo fornire un’economia di scala sul monitoraggio che ti fa risparmiare tempo e denaro. In caso contrario, il monitoraggio interno richiederebbe molto tempo e potrebbe distrarre da altre responsabilità in materia di conformità.
Abilitazione dei fornitori
Dopo aver identificato i regolamenti e gli obblighi importanti per la tua attività e stabilito un processo per il monitoraggio normativo proattivo, è il momento di concentrarsi sul posizionamento dei fornitori come partner di conformità.
Perché, indipendentemente da quanto siano solidi i processi interni all’azienda, non sarà possibile ottenere risultati senza i dati dalla supply chain. Investendo nell’esperienza dei fornitori, si otterranno dati di qualità superiore e migliori tassi di risposta. Inoltre, predisponendo i fornitori al successo, si avrà più tempo produttivo da dedicare ai progetti aziendali critici.
La soluzione di piattaforma di Assent include un’abilitazione completa dei fornitori:
- Formazione sulle normative applicabili e sugli obblighi relativi ai dati. Quando i fornitori comprendono perché stai richiedendo una determinata informazione, è più probabile che forniscano dati accurati.
- Responsabili dedicati al successo dei fornitori per aiutare con le domande tecniche
- Sondaggi, moduli e materiali didattici disponibili nella lingua preferita dei fornitori
- L’Assent Sustainability Network mette in contatto la tua azienda e i suoi fornitori, semplificando la condivisione dei dati sui prodotti. È il più grande sistema di scambio dati sulla supply chain, e in rapida crescita, che offre un accesso rapido alle informazioni sui fornitori e sui componenti
- Ottimizzazione e consolidamento delle richieste di dati provenienti dai diversi reparti per ridurre l’affaticamento dei fornitori e gli sforzi ripetuti
Raccolta dei dati della supply chain
Con i fornitori preparati e gli obiettivi chiari, il resto è una passeggiata… giusto?
In realtà, la raccolta dei dati dalla supply chain può rivelarsi la parte più lunga e laboriosa del processo. Quando si esegue questo processo manualmente, di solito comporta l’invio di diverse e-mail (e di e-mail di promemoria), chiamate ai fornitori, sperando di contattare la persona giusta, e infine l’inserimento dei dati in un foglio di calcolo. E se non vi è sintonia tra le varie divisioni aziendali, potrebbero esserci più persone a svolgere lo stesso tedioso processo, causando quindi affaticamento nei confronti dei fornitori e moltiplicando i costi per la tua azienda per la ripetizione delle stesse attività.
Assent ha risolto il problema della raccolta dati automatizzando il contatto con i fornitori, semplificando le richieste di dati al numero minimo di sondaggi e creando l’Assent Sustainability Network.
Gestione e analisi affidabili dei dati
Le supply chain manifatturiere possono produrre una marea di informazioni, e se non si è preparati, tutto il valore di quei dati può andare perduto. Un solido programma di SCSM dovrebbe fornire un’unica fonte di verità per l’intera azienda e permettere di trovare facilmente i dati necessari per rispondere alle richieste dei clienti o generare report normativi.
Non si tratta solo di migliorare la comunicazione. Renderai ogni team connesso più produttivo eliminando le attività ridondanti e velocizzando i processi decisionali chiave, come la progettazione dei prodotti.
Oltre a ciò, il sistema dovrebbe essere in grado di leggere i dati e segnalare proattivamente potenziali problemi di conformità. Ad esempio, se la tua azienda rientra nell’ambito del Regolamento sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH), sarà importante verificare rapidamente se le dichiarazioni di qualsiasi fornitore contengono una sostanza estremamente preoccupante (SVHC).
La soluzione di piattaforma di Assent offre un punto centralizzato per archiviare e visualizzare tutti i dati di sostenibilità della supply chain, incluse le parti dei componenti e qualsiasi informazione ESG dichiarata dai fornitori. Utilizziamo strumenti di intelligenza artificiale assistiti dagli esperti per convalidare i dati in entrata e garantire la raccolta di dati pertinenti e di alta qualità.
Mitigazione dei rischi della supply chain
La piattaforma SCSM di Assent fornisce visualizzazioni con dashboard per individuare rapidamente i rischi di conformità o sostenibilità.
Forniamo punteggi ESG ai fornitori per aiutare a identificare i rischi di interruzione. Inoltre, possiamo anche monitorare i media e i database di terze parti per individuare segnali di rischio che potrebbero sfuggire al processo di indagine ESG, come il lavoro forzato, i legami commerciali con parti sanzionate o i resoconti dei media sulle condizioni di lavoro. La nostra piattaforma fornisce azioni correttive consigliate sulla base di questi dati ESG, progettate dal nostro team di esperti di sostenibilità. È come avere a disposizione un professore di sostenibilità, ma senza i costi associati.
La gestione della sostenibilità della supply chain in azione
Prova a immaginare queste situazioni:
- Il telefono squilla senza sosta. È il tuo capo, in preda al panico per l’abbandono della 3M dal mercato delle sostanze PFAS. Vuole sapere se la vostra azienda acquista PFAS da 3M e se la decisione di 3M causerà interruzioni del programma di produzione. Poiché stai monitorando le sostanze PFAS nella supply chain con la piattaforma SCSM di Assent, puoi recuperare rapidamente i dati per rassicurarlo, spiegandogli che l’azienda non è a rischio. Ecco che diventi l’eroe della situazione!
- Più tardi quella mattina, un potenziale cliente chiede se i prodotti della tua azienda sono conformi alla direttiva sulla restrizione delle sostanze pericolose (RoHS).. Se non riesci a fornire questi dati il più velocemente possibile, il cliente non firmerà alcun accordo. Utilizzando la piattaforma Assent, puoi dichiarare (e dimostrare) rapidamente la conformità aziendale e concludere l’affare. Peccato che non lavori su commissione, altrimenti avresti guadagnato una fortuna!
- Dopo pranzo, senti il tuo responsabile della sostenibilità lamentarsi di come stia impiegando fino al 60 % del suo tempo per la gestione del programma di rendicontazione dei minerali dei conflitti, e ora il consiglio d’amministrazione chiede di reperire anche i dati sul cobalto. Il responsabile è al settimo cielo quando gli comunichi che la piattaforma Assent può automatizzare la raccolta dei dati per la rendicontazione dei minerali dei conflitti E la rendicontazione estesa dei minerali. Hai appena fatto risparmiare all’azienda tantissimi soldi e ti sei fatto un nuovo migliore amico!
Queste situazioni sono tutte ispirate a storie vere raccontate dai clienti di Assent (solo un po’ romanzate per rendere più piacevole la lettura). Puoi leggere i casi di studio per scoprirne tutti i dettagli concreti.
Muovere i primi passi
Ora avrai capito cos’è la SCSM ma, aspetto ancora più importante, in che modo può apportare benefici alla tua organizzazione. E anche se la SCSM è un concetto complesso, non è necessario cercare di fare tutto in una volta.
Con Assent è più facile sapere da dove cominciare. I nostri esperti si prenderanno il tempo necessario per analizzare la tua attività e valutare gli obblighi normativi pertinenti. Ti aiutiamo a integrare i fornitori più importanti e a espandere il programma per coprire le normative emergenti. Siamo al tuo fianco in ogni fase della maturità e ti aiutiamo a raggiungere più rapidamente il livello successivo.
C’è molto in gioco, come la possibilità di vendere i prodotti in mercati regolamentati, di conquistare nuovi clienti e di mantenere bassi i costi di conformità. Prenota una demo oggi stesso.
Domande frequenti sulla SCSM
Cos’è la gestione della sostenibilità della supply chain (SCSM)?
La gestione della sostenibilità della supply chain (SCSM) è un approccio proattivo per raggiungere la sostenibilità a lungo termine e ridurre i rischi nelle supply chain manifatturiere. Si concentra sulla trasparenza, sulla conformità agli obblighi ambientali, sociali e di governance (ESG) e sull’incoraggiamento di pratiche di approvvigionamento responsabili.
Perché è fondamentale mantenere un’attenzione continua sulla SCSM?
La sostenibilità della supply chain è un percorso continuo e non un impegno una tantum. Le aziende devono impegnarsi a migliorare costantemente e a rivalutare regolarmente le proprie strategie per stare al passo con le sfide in continua evoluzione. Un nuovo fornitore, una nuova normativa o un nuovo cliente possono introdurre una nuova serie di rischi di sostenibilità che potrebbero richiedere nuovi processi. Un programma obsoleto (o statico) può comportare il rischio di perdita della conformità quando vengono aggiunte nuove sostanze a una normativa, o può avere un impatto sulla valutazione di ESG.
Perché l’SCSM è importante per le aziende di oggi?
La gestione della sostenibilità della supply chain è fondamentale a causa dei crescenti obblighi normativi, delle aspettative dei clienti e delle pressioni competitive. Aiuta i produttori a mitigare rischi quali le sanzioni di mancata conformità, le interruzioni della supply chain e i danni reputazionali, consentendo al contempo decisioni migliori basate sui dati e il mantenimento della continuità operativa.
La gestione della sostenibilità della supply chain deve essere integrata nella strategia aziendale e nelle operazioni principali. Ciò include la definizione di obiettivi misurabili, il monitoraggio dei progressi e la trasformazione della sostenibilità della supply chain in un indicatore chiave di prestazione rendicontabile per l’azienda.
Che ruolo hanno i leader e i dirigenti nella SCSM?
La gestione della sostenibilità della supply chain non è un’attività riservata solo ai professionisti della conformità e della sostenibilità. Anche la leadership aziendale svolge un ruolo fondamentale nel programma di SCSM. I dirigenti devono promuovere le iniziative di sostenibilità e integrare questo valore in tutti i livelli dell’organizzazione.
Molte aziende assumono impegni ambiziosi in materia di sostenibilità, ma senza il sostegno della dirigenza fanno fatica ad attuare i cambiamenti necessari per realizzarli. I leader possono aiutare un programma SCSM a superare fattori come la mancanza di risorse interne, le difficoltà di pianificazione e la resistenza interna al cambiamento.
Quali sono i vantaggi dell’implementazione di un programma di SCSM?
La gestione della sostenibilità della supply chain offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Protezione contro le sanzioni di mancata conformità e i rischi reputazionali
- Maggiore trasparenza della supply chain
- Scalabilità per adattarsi a nuove normative e obiettivi
- Conformità dei prodotti e sostenibilità migliorate
- Vantaggio competitivo grazie alle pratiche di sostenibilità proattive
Perché la trasparenza è fondamentale in un programma di SCSM?
Gli aggiornamenti regolari e onesti sulla sostenibilità della supply chain contribuiscono a creare fiducia con gli stakeholder e a dimostrare un impegno genuino verso la sostenibilità. Questo significa che la tua organizzazione deve essere aperta riguardo ai successi e ai fallimenti. La comunicazione con gli stakeholder è fondamentale: coinvolgere le parti interessate e i clienti in conversazioni bidirezionali aiuta a comprendere le loro aspettative.
Per evitare le accuse di greenwashing, è importante allineare le azioni agli impegni dichiarati. Il greenwashing si verifica quando le aziende esagerano o travisano i propri sforzi in materia di sostenibilità per rafforzare artificialmente la percezione del marchio. Ricevere un’accusa di greenwashing non solo danneggia la reputazione, ma erode anche la fiducia del pubblico nelle iniziative di sostenibilità più in generale.
Come le aziende possono iniziare a implementare la SCSM?
- Valutare le priorità e le parti interessate: definire gli obiettivi specifici e le normative a cui attenersi.
- Abilitare i fornitori: offrire formazione e risorse per una condivisione accurata dei dati.
- Raccogliere e gestire i dati della supply chain: utilizzare strumenti automatizzati per raccogliere e analizzare le informazioni pertinenti.
- Monitorare proattivamente le normative: rimanere al passo con i nuovi obblighi di conformità in continuo cambiamento.
Quali rischi corrono le aziende senza SCSM?
Senza SCSM, le aziende rischiano di:
- Ricevere sanzioni di mancata conformità dovute a violazioni normative
- Affrontare interruzioni della supply chain dovute a problemi di sostenibilità imprevisti
- Perdere clienti e quote di mercato a causa di pratiche di sostenibilità insufficienti
- Soffrire danni reputazionali derivanti da lavoro forzato, sostanze chimiche pericolose o non conformità ESG nelle supply chain, tra gli altri rischi