Hai iniziato ad analizzare la supply chain della tua azienda per rilevare i rischi ambientali e quelli legati al lavoro forzato? Ai sensi del Supply Chain Due Diligence Act della Germania (SCDDA), le aziende tedesche con 3.000 o più dipendenti sono tenute a valutare, mitigare e segnalare eventuali rischi potenziali identificati internamente.
Le sanzioni per la mancata conformità alla normativa sono severe e includono sanzioni pecuniarie, multe, perdita di contratti governativi e la messa sotto esame da parte della società civile.
A dispetto di tutti i possibili rischi, è possibile trarre importanti vantaggi aziendali dalla conformità all’SCDDA: nella volatile economia globale attuale, la creazione di un vantaggio competitivo è fondamentale.
Gli obblighi prevista dall’SCDDA
Secondo l’SCDDA, le aziende interessate devono soddisfare nove obblighi molto severi:
- Implementare un sistema di gestione del rischio
- Definire la parte o le parti responsabili della conformità
- Eseguire l’analisi dei rischi con regolarità
- Rilasciare una dichiarazione delle politiche in linea con gli obiettivi dell’SCDDA
- Definire delle misure preventive all’interno della business unit dell’azienda e per i fornitori diretti
- Intraprendere azioni correttive quando vengono individuati dei rischi
- Determinare una procedura di reclamo
- Attuare la diligenza richiesta in relazione ai rischi identificati per i fornitori di livello inferiore/indiretti
- Fornire la documentazione e rendicontazione delle attività di diligenza richiesta
L’esecuzione e l’implementazione di tutte queste attività richiede tempo. Se la tua azienda non rispetta questi obblighi, è già in una posizione di svantaggio rispetto alla concorrenza ed è esposta ai rischi di sanzioni per la mancata conformità.
Alla tua azienda non conviene andare incontro a queste sanzioni
Già conosci i rischi dovuti alla mancata conformità, ma qual è la loro gravità secondo l’SCDDA?
Le sanzioni di questa normativa sono uniche in termini di severità e gravità per la tua azienda. Non solo possono causare gravi danni per quanto riguarda i ricavi economici, ma potrebbero offrire importanti opportunità di crescita alle società concorrenti che risultino conformi prima della tua azienda.
Le sanzioni per la mancata conformità includono:
Sanzioni pecuniarie
Le sanzioni pecuniarie, che arrivano fino a 50.000 euro, possono essere ricorrenti o periodiche fino alla risoluzione dei problemi di mancata conformità.
Multe
Il pagamento delle sanzioni pecuniarie non è l’unico onere che può essere imposto alle aziende inadempienti. Le multe possono essere ancora più salate: possono arrivare fino a 800.000 euro o al 2 % del fatturato globale medio annuo per le aziende che fatturano più di 400 milioni di euro.
Esclusione dai contratti pubblici
Le aziende non conformi possono anche subire l’esclusione dai contratti governativi per un massimo di tre anni. La perdita di entrate causata da questa esclusione è notevole e potrebbe ammontare a diversi milioni di euro.
Segnalazioni per la mancata conformità
La mancata conformità può essere segnalata facilmente all’autorità competente: è stata istituita una procedura di reclamo e l’agenzia responsabile ha affermato in modo inequivocabile che darà seguito a qualsiasi segnalazione presentata. Le aziende che non hanno completato correttamente la diligenza richiesta potrebbero essere interpellate da organizzazioni non governative (ONG), sindacati e altre parti interessate, che potrebbero segnalarle direttamente alle autorità competenti.
Anche la concorrenza potrebbe presentare segnalazioni di mancata conformità nei confronti delle altre imprese che non rispettano gli obblighi di diligenza richiesta.
I vantaggi della conformità proattiva
Sebbene cercare di evitare le onerose sanzioni sia già di per sé un buon motivo per conformarsi all’SCDDA, esiste anche una ragione strategica per farlo: in sintesi, è un bene per gli affari.
Il vantaggio più evidente è la consapevolezza che la tua supply chain non sfrutta il lavoro forzato e non comporta rischi ambientali. Questi due elementi aiutano a proteggere la reputazione della tua azienda e a mantenere la fiducia dei consumatori e degli investitori.
Ma la questione è molto più profonda.
Il quadro ESG più ampio
L’SCDDA non è una normativa isolata: a livello globale, i governi e altre autorità stanno proponendo e attuando nuove leggi in tema di ESG, molte delle quali riguardano direttamente i problemi legati ai rischi ambientali e al rispetto dei diritti umani. Rispettare gli obblighi dell’SCDDA non solo aiuta la tua attività nel mercato tedesco, ma prepara anche la tua azienda al successo sulla scena globale.
Tra le ultime proposte di normative simili, possiamo trovare il divieto di circolazione e vendita di tutti i prodotti realizzati con il lavoro forzato o la Direttiva relativa alla diligenza richiesta delle imprese ai fini della sostenibilità (CS3D) dell’UE, che presentano rischi di accesso al mercato e nuovi obblighi di segnalazione.
Inoltre, l’Uyghur Forced Labor Prevention Act (UFLPA) stabilisce una presunzione confutabile che tutti i beni provenienti dalla regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) siano stati realizzati con il lavoro forzato e pertanto non possano entrare nel mercato statunitense. Il mancato rispetto dell’UFLPA comporta il fermo delle merci alla frontiera, con conseguenti mancati introiti e danni reputazionali.
Ad ogni modo, le aziende che rispettano prontamente e con proattività l’SCDDA, istituendo i sistemi di gestione del rischio e le misure preventive richiesti, saranno in grado di rispettare più facilmente anche altre normative come l’UFLPA o le iniziative di legge esistenti e in via di sviluppo in altri Stati membri dell’UE. Ciò riduce inoltre il rischio di mancata conformità, rafforzando ulteriormente il vantaggio competitivo sulla scena mondiale.
In questo modo, non si tratterà solo di rispettare le singole leggi: dato che l’ESG è diventato il nuovo standard globale, la tua azienda deve essere in grado di orientarsi facilmente man mano che vengono introdotte nuove normative e le normative esistenti vengono ampliate.
L’UFLPA è solo un esempio di una tendenza più generale. In Europa, le proposte di legge come il divieto di circolazione e vendita di tutti i prodotti realizzati con il lavoro forzato e la Direttiva relativa alla diligenza richiesta delle imprese ai fini della sostenibilità (CS3D) dell’UE presentano rischi di accesso al mercato e nuovi obblighi di segnalazione.
L’informativa obbligatoria sul clima della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti migliora e standardizza le informazioni riguardo l’impatto climatico per tutte le società quotate in borsa, includendo l’obbligo di divulgare le emissioni delle attività a monte e a valle (ambito tre), se rilevanti, o se i target o gli obiettivi dell’azienda relativi ai gas a effetto serra includono le emissioni di ambito tre.
La questione è chiara: prepararsi per l’SCDDA non solo aiuta la tua azienda in questo momento, ma ti aiuta anche a prepararla per il futuro. Man mano che le normative diventano più rigorose e il mercato più competitivo, la tua impresa sarà pronta per il successo, mentre la concorrenza sarà ancora impegnata a cercare di soddisfare questi obblighi normativi a livello globale.
Assent può aiutarti
Garantire la conformità alle normative in tema di ESG è un lavoro a tempo pieno. Tu sicuramente sarai già molto impegnato con altre attività aziendali, quindi lascia che ne occupiamo noi.
Grazie ad Assent, puoi tenere traccia delle normative in evoluzione attraverso un programma che coinvolge i nostri esperti in materia e la nostra Piattaforma Assent per la gestione sostenibile della supply chain. Tutte queste informazioni sono presentate su dashboard configurabili e intuitive, che ti consentono di vedere i rischi e gli obblighi della tua azienda a colpo d’occhio.
Inoltre, con la soluzione ESG di Assent, puoi mappare in profondità la tua supply chain, scoprire i rischi nascosti e mitigarli il prima possibile.
Per saperne di più su come Assent può aiutarti a crescere in modo sostenibile, contattaci all’indirizzo info@assent.com.